Cenni Storici e Futuristici
SPILA, storica azienda del settore dello stampaggio di materie plastiche e materiali compositi, è tornata saldamente nelle mani della Famiglia Tamagnini. Fondata nel 1973 dal Rag. Giovanni Tamagnini per produrre contenitori in fibra di vetro per usi agricoli, SPILA ha progressivamente ampliato il proprio campo d’azione estendendo la produzione a campi di applicazione sempre più diversificati.
All’inizio degli anni duemila, al fine di espandere la possibilità di operare su mercati più ampi, il ramo produttivo dell’ azienda è stato ceduto a una multinazionale del settore. Gli eventi degli ultimi anni, complice la crisi, avevano visto ridursi gli investimenti, hanno portato l’architetto Tamagnini , figlio del fondatore, a riacquistare nel corso del 2017 il pacchetto di maggioranza della società e divenire il Presidente del Consiglio di Amministrazione. Il progetto che sottosta a questa acquisizione è finalizzato allo sviluppo e al rinnovamento delle strutture produttive e a consolidare la presenza di SPILA nei mercati specifici. Partendo dal settore storico dei contenitori per trattamenti antiparassitari e per irrorazione e diserbo, si è successivamente specializzata nella costruzione di serbatoi carburante per autotrazione pesante: truck, trattori e macchine movimento terra. Nel tempo si è aggiunto anche il mercato delle pulizie industriali, più precisione con la produzione di componenti per macchine moto spazzatrici, idropulitrici e macchine per il clearing in generale, anche di grandi dimensioni e con operatore a bordo.
Nel 1980, oltre allo storico stampaggio in fibra di vetro, è stato introdotto lo stampaggio di termoplastici con la tecnologia rotazionale che ha permesso di espandere il mercato anche a settori diversi da quello strettamente agricolo, in particolar modo quello delle macchine movimento terra, dei veicoli blindati per usi militari, dei mezzi di cantiere in genere quali ruspe, escavatori e telescopici, per i quali è in grado di produrre sia serbatoi per carburante o altri liquidi che parti di carrozzeria. Infine l’azienda è arrivata anche nel settore oleodinamico, mettendo a punto una serie di prodotti che consentono di fornire contenitori in plastica anche per quel settore che tradizionalmente si è sempre rivolto a prodotti in metallo: ” Grazie a un materiale particolare messo a punto da noi – ha spiegato Paolo Tamagnini – siamo stati in grado di fornire prodotti anche per il settore oleodinamico sviluppando raccorderie e attacchi diversi; il metallo è molto meno duttile, mentre con il nostro materiale si possono ideare prodotti molto più articolati e flessibili”.
Il mercato di riferimento è quello europeo, con alcuni clienti in Nord-America, Brasile e Argentina. Il 60% dei prodotti è destinato al mercato italiano e di questo l’ 80% è riferito al Nord italia. ” Da quando ho riacquistato la direzione – continua Tamagnini – stiamo cercando di sviluppare al meglio sia l’aspetto produttivo che di mercato, abbiamo già investito quasi 2 milioni di euro in nuove attrezzature e tecnologie e i frutti cominciano ad arrivare”. Attualmente la SPILA conta tre linee di produzione separate in tre stabilimenti: una di laminazione di fibra di vetro con tecnologia spraycut, settore storico con cui l’azienda ha iniziato a produrre; una di produzione di manufatti compositi da carbonio e fibra di vetro con tecnologia a iniezione e RTM ( una tecnologia di stampaggio basata sul vuoto che consente manufatti con aspetto estetico e resistenza meccanica migliori); infine quella che ha consentito la crescita dell’azienda e che si occupa di stampaggio rotazionale con sei impianti che consentono stampe di dimensioni diverse.
Nell’azienda lavorano circa 60 persone, di cui 50 addetti alla produzione e 10 che si occupano di amministrazione, settore tecnico e controllo qualità. Nell’ultimo anno la SPILA è passata da 40 a 60 dipendenti e sono state aperte altre 10 posizioni per il prossimo anno dal momento che in autunno la produzione sarà ampliata con due ulteriori linee. “Puntiamo molto sulla formazione del personale e organizziamo sia corsi interni che in collaborazione con altri Enti – specifica l’Amministratore Delegato – in cui forniamo assistenza soprattutto per il settore dei materiali compositi che non viene insegnato nelle scuole”.
Il fatturato è attualmente in crescita; Spila ha stilato un businnes plan che consentirà di aumentare il turnover del 50% in tre anni. ” Il 2018 è il primo anno e l’andamento ci conferma che siamo in linea con le nostre aspettative di crescita. Per aumentare il servizio ai nostri clienti, parallelamente a questa azienda, ne abbiamo fatta partire un altra di realizzazione e costruzione di modelli e stampi finalizzati alla costruzione dei manufatti compositi. Vogliamo proporci sempre di più come global supplier di tutto ciò che non è metallico sulle macchine”